Carlotti: scarsa considerazione per gli infermieri nella trasmissione Ballarò
Di seguito il testo integrale della lettera inviata alla redazione del programma RAI :
Egregio Dott. Giannini,
“Medici e pazienti si confrontano con il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin”, questo è quanto appare in calce al video dell’intervento del Ministro Beatrice Lorenzin del 09 u.s. alla trasmissione da Lei condotta reperibile sul Vostro sito internet.
Anche in questo traspare la scarsa considerazione che Lei e la sua trasmissione hanno riservato agli Infermieri.
Durante la presenza del Ministro Lorenzin abbiamo assistito a quattro interventi: la simpatica signora pensionata; il medico precario; il medico di medicina generale; la Presidente della Federazione dei Collegi IPASVI.
Devo rilevare che i primi tre interventi, per quanto interessanti, sono stati fatti da persone che, in quel momento, erano rappresentanti di se stesse e per le quali Lei ha riservato un ampio spazio di esposizione, salvo poi concedere 45 secondi scarsi alla Dottoressa Barbara Mangiacavalli, che era presente come rappresentante di circa quattrocentocinquantamila professionisti.
Barbara, in quel poco tempo riservatole, è riuscita a porre all’attenzione degli spettatori importanti questioni sull’organizzazione futura della sanità rivendicando e proponendo un ruolo di maggiore responsabilità e utilizzo della professione Infermieristica finalizzato alla sostenibilità del sanitario nazionale (per come lo conosciamo adesso) ed al soddisfacimento dei bisogni di salute dei cittadini, che il Ministro non ha voluto, e Lei non è stato in grado, recepire.
Assolutamente di pessimo gusto mettere fra il pubblico un gruppo di ragazzi in divisa ed il soffermarsi delle telecamere sulla bella Infermiera. La divisa è uno strumento di lavoro che deve essere rispettato ed usato nelle sedi appropriate, gli Infermieri sono professionisti e come tali devono essere rispettati, il servizio televisivo pubblico si dovrebbe adoperare per eliminare gli stereotipi anziché rafforzarli.
Mi preme anche puntualizzare un paio di cose sul “tesoretto” pubblicizzato dal Ministro e per il quale Lei ha gioito. Ammesso e non concesso che un tesoretto annunciato a febbraio come probabile per il successivo anno si concretizzi come disponibile o che non venga utilizzato per altri scopi, la cifra annunciata di 1,5 miliardi di euro, che in termini assoluti è veramente enorme, in termini relativi però rappresenta circa l’1,4% del bilancio del Servizio Sanitario Nazionale, quindi praticamente identica all’inflazione prevista per l’anno corrente nel nostro paese. Questo comporta che, se il “tesoretto” ci sarà, la spesa sanitaria, in termini relativi, rimarrà sostanzialmente invariata, mentre se il “tesoretto” si dissolverà - la storia ci insegna che la seconda eventualità è estremamente più probabile – questa subirà un’ulteriore contrazione.
Nell’auspicarmi che Lei ed il servizio televisivo pubblico prendano coscienza dell’importante ruolo sociale svolto dalla nostra professione e che decidano di metterle a disposizione lo spazio che le sarebbe dovuto, cordialmente La saluto.
Il Presidente
Emiliano Carlotti